Film

Recensione | Thor: The Dark World

L’esperimento della recensione di Scedoanters Città di Ossa è andato più che a buon fine e abbiamo deciso di riprovarci con altri film.
Stavolta tocca alla criniera bionda di Chris Hemsworth passare sotto il bisturi di una delle menti deviate di parolepelate.

Avviso: Se vi aspettate qualcosa di serio e formale: ABBANDONATE LA NAVE. Non è questo il posto.

A noi admin, Thor ci gusta (beh, a thefailedgirl gusta più Chris Hemsworth che la trama) quindi non poteva mancare la recensione di questo secondo capitolo.
L’ultima volta che abbiamo visto Thor era in Avengers, dove, dopo aver salvato New York con l’aiuto degli altri allegri compari, si accingeva a riportare ad Asgard un Loki in museruola.

Che è successo dopo?

“In principio era Caos soltanto” poi arrivò Bor e sconfisse gli Elfi oscuri, diventati tali per non essere stati presi ai provini per la parte di Legolas.

Sì, forse non proprio così ma comincia in questo modo il film: con un’epica battaglia tra l’Oscurità e Bor, padre di Odino.

Intanto, nel presente...

Loki è stato sottoposto al giudizio divino di Odino (ho fatto la rima, eheheh) e viene imprigionato nelle segrete di Asgard, dotate di celle hi-tech da far invidia a Tony Stark.

Thor, Sif & Co., sono alle prese con una battaglia per finire di sistemare i problemi causati dal disastro di New York.
La battaglia volge al termine e, tra una battuta e un’altra, i nostri vincono e tornano vittoriosi ad Asgard dove li attende una bella festa in stile nordico, piena di cibi e lanci di bicchieri.

Odino, vedendo tornare vittorioso il figlio, si prodiga in un discorso tutti padre-figlio dove ad un certo punto gli dice qualcosa come: “Ti devi maritare con: un nome a caso, Sif!” Insomma, vediamo il lato commarolo del dio più potente di Asgard che si preoccupa di accoppiare il figlio con il partito giusto.
Tant’è vero che Sif, durante il party, si sbottona e prova a provarci con Thor; quest’ultimo fa finta di non capire e declina gentilmente.

Thor, preso dalla malinconia per Jane, va da Heimdall e gli chiede di controllare la sua amata. Il guardiano del Bifrost, capace di vedere in ogni angolo dell’universo, gli risponde con tutto un discorso sulla bellezza e il profondo significato dell’universo al quale Thor ribatte con: “Io non vedo niente”.
Visibilmente offeso, Heimdall si mette a cercare Jane e BAM! Non la trova.

Perciò Thor fa una capatina sulla Terra accompagnato, come si addice al dio del tuono, dalla pioggia che serve a creare l’atmosfera giusta per la sua entrata ad effetto.

Ma facciamo un passo indietro...

Cosa è successo a Jane durante tutto questo tempo?
La poverina si è ridotta a frequentare tipi abbastanza ordinari… per fortuna arriva la stagista e la salva da una noiosissima cena.
Darcy, che intanto si è fatta lo stagista (eheheh), ha rilevato che qualcosa di strano sta succedendo sulla Terra. Porta Jane in un fabbricato abbandonato e si fa mostrare da un mucchio di bambini quello che questi ultimi hanno trovato. La cosa strana è un centro di gravità permanente che funge da portale per altri luoghi, una specie di specchio di Alice.
Dopo averci buttato dentro un innumerevole quantità di oggetti, per un momento ho pensato che Jane ci saltasse dentro, invece prende un aggeggio e va in giro seguendo i campi di forza.

Nel giro di quattro secondi succede un mucchio di roba: Jane entra in una dimensione, dove una cosa stile fumo nero di Lost, le entra dentro e lei diventa un po’ la John Locke della situazione. Scompare per cinque ore ma lei non se ne accorge, tanto è vero che Darcy e Ian – lo stagista della stagista –  avevano chiamato polizia e S.H.I.E.L.D..

Ed è qui che entra in azione Thor con la sua armatura scintillante e la pioggia scenica.

Innanzitutto sono passati due anni da quando Thor ha lasciato Jane sana e salva sulla Terra. Due anni di silenzio stampa tra i due e a lei la cosa non è piaciuta affatto. Quindi non le importa una beata minchia del fatto che il Biondo più biondo della Carrà l’abbia dovuta lasciare per combattere i cattivoni di mondi lontani; perciò, appena rivede Thor, gli rifila due bei ceffoni da girotesta: uno per New York e uno per i due anni di vuoto.

Tuttavia, Jane non è nelle condizioni fisiche migliori, perciò Thor la prende e la porta a fare un giro sul Bifröst direzione Asgard. Qui, grazie ad una macchina – simile ad una TAC iper tecnologica -, le infermiere asgardiane scoprono la cosa che è dentro di Jane: l’Aether, una forza potentissima proveniente dal mondo oscuro.
L’Aether è talmente potente che Jane è spacciata e non può essere curata.
In questa situazione fa irruzione un Odino particolarmente stizzito. Aveva detto al figlio di lasciar perdere Jane e puntualmente se la ritrova in posizione orizzontale. Povero Odino! Per lui si profila una vita da Robert Crawley… (chi di voi legge le mie recensioni di Downton Abbey saprà che la parola di Robert vale meno di una banconota da 30 euro).

Mentre Odino non riuscirebbe a digerire Jane neanche se ingerisse una modesta quantità di soda caustica, a Frigga la ragazza piace. Le piace così tanto che interrompe un bel momento kiss-kiss[bang-bang a seguire] e, da perfetta futura suocera si fa presentare dal figlio.

Poi accadono un mucchio di cose WTF:

  1. Malekith l’Elfo oscuro per eccellenza, è veramente incazzatto perché oltre a non essere stato preso da Peter Jackson, non ha salvato la sua ultima partita a Skyrim e non è stato chiamato neanche per lo speciale di Doctor Who. Tu guarda un po’ che sfiga! Quindi è comprensibile che sia tanto tanto arrabbiato e vuole l’Aether per sconfiggere Odino e bruciare Asgard.
  2. Nelle segrete, l’innocuo prigioniero di guerra (inquadrato un po’ troppo) si trasforma nel Balrog di Morgoth in versione paperback e fracassa tutte le celle tranne quella di Loki. (Noooo!)
  3. Frigga, nel tentativo di salvare Jane, si becca una coltellata… e muore.

Odino è distrutto dalla morte della moglie e decide di chiudere il Bifröst. Thor, però, deciso a vendicare la madre e annientare Malekith una volta per tutte, decide di ricorrere all’aiuto del fratellastro.

Loki, è distrutto dalla notizia della morte della madre così tanto che si mette un gatto morto in testa ma risulta comunque appetibile perché Tom Hiddleston risulterebbe comunque appetibile anche se indossasse un  sacchetto di carta in testa. Damn, sto fuorviando. e accetta di fornire il suo aiuto a Thor.

Purtroppo, Thor ha bisogno della riapertura del Bifröst e ciò significa commettere altro tradimento. Qui rivale la regola secondo cui nessuno presta attenzione a quello che Odino legifera.

A Jane piace schiaffeggiare la gente.

Il dio delle malefatte sgattaiola fuori dalla prigione al fianco di Thor e cambia diverse volte aspetto (lo cambia anche al fratello). Il caso vuole che prenda le sembianze di Capitan America. Aksockcmdkmcksreog. Quale modo migliore per introdurre il prossimo film Marvel in ordine d’uscita?

Così, Thor, Jane e cognato Loki partono per il posto segreto che solo Loki conosce, il posto che permette l’accesso ad altri mondi. Rubano un’astronave nemica e Thor si cimenta con la cabina di pilotaggio senza ottenere risultati degni di nota. Anzi, i commenti sarcastici di Loki calzano a pennello (N.B: Il “Oh, cielo! E’ morta?” di Loki riferito a Jane è da votare best quote) .

.

Intanto...

Sulla Terra, le barriere tra i mondi si fanno sempre più sottili e il dottor Selving, che ha qualche rotella fuori posto – ma neanche tanto – dopo l’ultima visita di Loki, riesce a capire cosa sta per succedere e inventa dei simpatici aggeggini capaci di fermare la convergenza tra i mondi.

Purtroppo si trova in un ospedale psichiatrico insieme a Stan Lee [a cui frega una scarpa] e deve attendere l’arrivo di Darcy per mettersi all’opera rigorosamente senza pantaloni.

Fino a questo punto Loki ha fatto il bravo bambino, poi torna il dio delle malefatte e dopo aver amputato una mano a Thor prende Jane e la consegna a Malekith. E qui l’intera sala disse in coro: Noooo!
Ma Loki è un gran Loki e grazie ad un trucco di magia fa riapparire la mano di Thor, aiuta quest’ultimo a distruggere – più o meno – l’Aether e salva Jane.
Le cose stavano andando troppo bene e la fangirl dentro di me si crogiolava nel tepore della bromance. Qualcuno deve averlo captato perché qualche minuto dopo, in un’intensa lotta tra Thor e un altro Balrog, Loki si lancia nella mischia e, per salvare il fratello, muore.

Muore tra le braccia di un Thor disperato (come me, che già pensavo a non vedere più Tom Hiddleston nel prossimo sequel), lasciando il fratello con la frase: “Non l’ho fatto per Odino…” [ma per te].
Nel caos generale, Thor se ne va e lascia il corpo del fratello. Maddico, come si fa a lasciare il corpo del proprio fratello?

Jane e Thor, per fermare Malekith, tornano a Londra invasa dalle astronavi nemiche. Per la prima volta nella cinematografia statunitense non è una città italiana a perire per prima ma la capitale inglese che, a quanto pare, si taglia con un grissino astronave manco fosse una scatola di tonno Rio Mare.

Il momento più esilarante è stato quando Thor incontra il dottor Selving… in mutande e chiede se Loki fosse con lui. Mi sono messa a ridere coma una deficiente perché le risate della gente in sala hanno contribuito a dare l’atmosfera da sit com americana, quelle dove si sentono le risate e gli applausi in sottofondo.

Comunque, gli Elfi malefici sono a Londra a seminare terrore tra la plebaglia londinese. Bisogna fermali!
Erik Selving sa di non essere così pazzo come crede e tramite i suoi strumenti cerca di bloccare la collisione tra i mondi. Una cosa è certa, nel momento del bisogno la tecnologia ti abbandona e gli strumenti non funzionano mai come dovrebbero.

Lo scontro tra Thor e Malekith, diventato più potente grazie al’Aether, è al culmine. Thor sembra avere un briciolo di vantaggio ma prende una botta in testa talmente forte che pare morto mentre Malekith viene rispedito a quel paese nella dimensione oscura. Ricordate il grissino l’astronave di prima? Minaccia di cadere pericolosamente su Thor. Jane prova a spostarlo ma neanche un tir ce la farebbe, quindi gli si butta sopra e gli fa scudo con il suo corpo.

Siamo tutti con il fiato sospeso: cade o non cade? Non cade! Grazie al Dr Selving, che manda l’astronave a cadere su Malekith nell’altra dimesione. Chi di astronave ferisce, di astronave perisce.

Posso dire che il finale, prendendo in considerazione la velocità moderata con cui si è sviluppato più di mezzo film, è stata piuttosto affrettato.
Le ultime scene sono una tranquilla colazione tra Jane, il Dr Selving, Darcy e Ian – adesso lo possiamo chiamare Ian dopo il bacio asjaijdasdosakcsokcds – che parlano di Thor, lontano da due giorni con la promessa di tornare.

Prima di passare a Thor dobbiamo passare per un altro fratello.
Loki non è morto! Ha preso le sembianze di un soldato asgardiano ed è andato a colloquio con Odino. Adesso, Thor è a colloqui con Odino il quale gli dice che non lo punirà per aver commesso alto tradimento e potrà salire al trono. Thor rifiuta perché l’unica cosa che vuole è stare con Jane. Sentite queste parole, Odino acconsente, concedendo al figlio di vedere la sua amata.

Subito dopo che Thor lascia la scena, succede qualcosa. Odino non è Odino ma… Loki! Infine ce l’ha fatta, è sul trono di Asgard. Mi sorge solo una domanda: che fine ha fatto Odino?

Visto che è un film Marvel se ti alzi dopo i titoli di coda non hai capito un acca perché è dopo i titoli che succedono le cose misteriose. Vediamo Sif consegnare l’Aether ad un collezionista perché non era sicuro tenere l’entità potentissima insieme al Tesseract ad Asgard. Appena la cosa passa nelle mani del tizio sospetto, l’inquadratura si stringe su quest’ultimo che pronuncia le parole: “Ne mancano solo cinque”.

Ma di cosa? Delle Gemme dell’infinito!

(Altri cinque film di Thor? Mwhamwhamwha)

Del futuro non ci è dato sapere… ma possiamo sapere che alla fine della giornata Thor torna da Jane e vissero tutti felici e contenti!

Per adesso vi saluto ma non perdete il prossimo appuntamento cinefilo con la recensione di La Ragazza di Fuoco, presto su parolepelate.

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5 thoughts on “Recensione | Thor: The Dark World

  1. AHAHAHAHAHAHAHA vi prego, mi avete uccisa con questa recensione!
    E’ stupenda davvero! X’D

    Adesso andrò a fare un giretto sul vostro blog, giusti per farmi altri due risate in compagnia di fangirls come me :3

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  2. ahahahahahahahahahah Complimenti!!
    Io sinceramente Non Amo Jane Foster e durante il film mi sono ritrovata più e più volte a sperare che qualcuno la buttasse “accidentalmente” giù dal bifrost e che possibilmente questo qualcuno fosse Lady Sif o Loki. Ma tornando a Noi Anche alla fine con la scena di Odino quando ho visto come si sedeva ho detto a mia sorella ” Dove ha messo Odino Quel Grandissimo Loki? è morto Loki finalmente è riuscito ad ucciderlo? E se lo ha fatto davvero perchè non ha preso due piccioni con una fava si portava jane appresso così lui e thor potranno vivere insieme “”Felici e contenti”””

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  3. Pingback: Anonimo

  4. Pingback: Recensione | La Ragazza di Fuoco | parolepelate

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