Allora, ripremetto che scrivere una recensione è dire la propria opinione, positiva o negativa che sia e come tale va rispettata. Ovviamente anche i vari punti di vista vanno presi in considerazione, sia essi a favore che contrari.
Perchè inizio così? Non è per pararmi il cosìdetto “fondoschiena”, ma prevenire è meglio che curare, data anche l’ennesima puntata no-sense. Si, dico no-sense perchè in questa stagione non c’è storyline che regga, non che anche nelle stagioni passate ce ne siano state, ma comunque erano abbastanza presenti e sensate rispetto aquelle di questa stagione. Le esibizioni sono sempre eccellenti ed impeccabili , nulla da discutere a riguardo, ma una cavolossissima storia da seguire è così complicata da inserire? Murphy su, non è così difficile, basta non vederla sempre tutta rose e fiori ed è fatta, no? Pff, va beh, andiamo ad analizzare quello che è stato quest’ultimo episodio.
Ci ritroviamo con un Blaine pieno di idee per affrontare al meglio le nazionali, ovviamente tutte che riguardano lui come protagonista ma come ad ogni inizio di puntata, al Glee non vanno bene (straaaaaaaano insomma. Fateci caso, questo nuovo club ad ogni inizio di episodio sono di un egoismo ed egocentrismo a livelli disumani, ma alla fine imparano la lezione e diventano dei santi scesi dalle colonne. Poi arriva una nuova puntata e siamo da capo… mah.), alchè corre subito a telefonare il suo boyfriend Kurt che gli dice di non esagerare con le pretese altrimenti risulterebbe un burittanaio. Così, lui mega depresso corre in aula canto arrivando primo a lezione, eeeeeh SURPRISE!!!!!! IL PIANISTA BRAD PARLA!!!! OMG!!! (vorrei sottolineare l’unica cosa decente di tutto l’episodio) si salutano con Blainuccio dopo avergli fatto prendere un colpo e si addormenta in un angolo dell’aula.
Ma c’è un inghippo: li vicino c’è una grata con le tubature del gas, che all’insaputa di tutti c’è un tubo che perde. Blaine, mezzo narcotizzato inizia a sognare il suo club di canterini danzerini… in versione puppet! E con loro stilla anche una meravigliosa esibizione di una tra le più belle canzoni dei Queen: “You’re My Best Friend”.
Voi direte: perchè proprio in versione puppet? Perchè, ovviamente la coscienza del nostro caro belloccio Anderson si è fatta prendere dalle parole di Kurt. Et voilà.
A New York, Kurt organizza la serata lancio dei Pamela Lansbury in un night club che per una sera a settimana ospita gruppi emergenti e si trasforma in un locale alquanto sobrio. Ma ahiloro, non è un vero e proprio successo, tant’è che hanno un solo spettatore. Ma a quanto pare è proprio quello giusto dato che ha un nipote che lavora al Williamsburg Music Hall, a detta loro tra i più rinomati locali di Brooklyn.
Insomma per la loro seconda esibizione si prospetta un successone.
Ma va. Strano che a sti ragazzi capiti sempre una seconda occasione dal cielo. Sai che novità.
Tornando a Lima, sono rimasta shokkata dalla rivelazione di Sue sul perchè porta sempre la tuta: da quando ha iniziato ad insegnare in quella scuola, con tanto di camicia, gonna e capelli lunghi, non viene presa sul serio, anzi viene anche derisa e presa in giro, così acquista la sua prima tuta rossa e li son cazzi amari per tutti. Scusatemi il francesismo ma non vi è altra parola che possa rendere meglio il concetto.
In più abbiamo anche un’altra confessione: Bree faccia da culo di macaco in preda all’isteria è incinta. Poi scopre di avere un semplice ritardo.
Sbaglio o ricorda alquanto la storia fra Puck e Quinn? Solo che per non farla propriamente uguale è stato inserito un aborto spontaneo. Non sia mai si dica che non ci sia originalità nella storia.
…
NO. NON C’E’ UNA CAVOLOSA ORIGINALITA’! PORCA MISERIA! Al contrario, mi sento molto presa in giro a riguardo: cavoli Murphy, se non avevi delle idee decenti per questa sudata e faticata stagione, non potevi fermarti alla quarta e buona notte al secchio? Non ti pare che inizia seriamente a soffrirne il talento sprecato dei ragazzi? Eh su! Insomma, le esibizioni (come ho già detto mille volte ma che ripeterò fino alla nausea) sono spettacolari, davvero meravigliose, ma il resto (ripassatemi il francesismo perchè quando ce vò ce vò) fa alquanto cagare e ripetitivo.
Di performance, oltre ai Queen, abbiamo anche: “Cheek to Cheek” (Fred Astaire) eseguita da Sue e Shu nel sogno narcotizzato della prima, “Into the Groove” (Madona) dove finalmente abbiamo un buon uso di voce per Lambert e la Lovato, “Nasty/Rhythm Nation” (Janet Jackson), cantata da Bree, Jake e Marley.
Voi direte: bene, ed anche in questo episodio qualcosa di decente c’è stato: la musica. Finalmente delle canzoni normali e degne di essere chiamate canzoni.
No, vi sbagliate. E’ qui che arriva il peggio: The Fox (Ylvis), cantata da Pamela Lansbury, che dopo Madonna mi fanno questo obrobrio schifoso di rumore (perchè non è canzone, diamine!) e New Directions. Con i loro puppet annessi.
…
Seriamente, cosa dovrebbe lasciarci questa quinta stagione? La voglia di avere un puppet tutto nostro? Si ok, ma poi?
Davvero, non trovo un senso logico alle puntate viste fino ad ora, ed è estenuante per me, perchè da fan mi aspettavo non di più, ma semplicemente tutto ciò che abbiamo avuto fino a metà quarta serie. Da li, il declino senza ritorno.
E’ davvero tutto molto triste.
Ecco qui il promo della prossima puntata:
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